I belli dentro 2020, racconto di una giornata d’allenamento trial vintage
25 Gennaio 2020La nebbia nei primi giorni di Gennaio avvolge l’autostrada A11 mentre maciniamo chilometri e Firenze si avvicina.
Il giro inaugurale del 2020 è dedicato alle moto d’epoca con il gruppo “Belli dentro”, composto da appassionati provenienti da ogni parte del nord e centro Italia che, partecipano in massa al tricolore vintage ed alcuni componenti raggiungono anche campi gara all’estero, come quelli del Mont Ventoux in Francia e Costa Brava in Spagna, manifestazioni con al via oltre 400 appassionati.
Un occasione per ritrovarsi accompagnati dalle mogli e compagne, per le quali è stata organizzata una gita a Firenze, fare festa con un giro in moto e concludere la giornata in bellezza a tavola.
Mezzi con almeno tre decenni, propulsori rigorosamente raffreddati ad aria conservati gelosamente dai proprietari, doppio ammortizzatore e freni a tamburo per la maggior parte delle moto per questa giornata in stile retrò.
La compagnia e lo spirito goliardico disegnano sorrisi sui volti dei presenti, strette di mano, abbracci e scambi di battute anticipano l’allenamento in moto.
Il tempo non è tiranno come in gara, quindi ci si può soffermare maggiormente ad osservare le moto dei partecipanti, ci si cambia nei mezzi o all’aria aperta nonostante l’aria frizzante, mentre Marco Marranci, padrone di casa e tracciatore delle sei zone accende il Fantic 240 con al fianco Nina, la cagnolina che lo ha accompagnato nella preparazione delle no stop d’allenamento.
Qualche foto di rito e ci si avvia verso la prima no stop che contiene due differenziazioni per far divertire tutti. L’inizio non è dei più facili e così si rivelerà anche il resto del giro. Passaggi tecnici come la curva finale della 1 metteranno in difficoltà tutti, mentre a fine zona chi ha già affrontato la prova osserva e commenta con applausi o sonori “nooooo non ce lo aspettavamo un cinque cosìììììì” in caso di insuccesso, contribuendo ad unire il gruppo che si muove compatto da una zona all’altra.
Curve e contropendenze sono difficoltà caratteristiche del trial d’epoca e qui non mancano, così come la 4 in un viscido sottobosco con pietre ricoperte di muschio, o la 5 in pieno stile scottish con un piccolo torrente che termina prima di una salita ripida e viscida in leggera contropendenza.
Le lancette ruotano senza sosta e gli stomaci brontolano quando verso le 15 ci si ritrova a tavola, indicata come zona 7, dove abbondano antipasti, prodotti tipici portate dai partecipanti, buon vino, tortelloni e carne cucinati da Euro Guermandi e Alberto Giacobazzi, piloti e chef nella stessa giornata.
Racconti di gare, aneddoti ed il brindisi finale proseguono fin oltre il tramonto con i presenti che ritornano a casa con una coppa, la cuffia celebrativa di una giornata di sport ed amicizia e la nebbia tornata ad avvolgere le colline fiorentine.