Trial è amicizia.L’abbraccio di Giacomo e Tony, duellanti per il titolo, è stato un esempio di sportività.

Trial è amicizia.L’abbraccio di Giacomo e Tony, duellanti per il titolo, è stato un esempio di sportività.

18 Dicembre 2023 0 Di infotrial2020

Un abbraccio autentico di quelli che partono dal profondo.

Un gesto istintivo che contiene mille sensazioni e regala ai protagonisti una scarica di emozioni che verranno ricordate per tutta la vita.

Questa storia parte da lontano, da una sfida iniziata per caso alcuni anni prima tra due piloti che, quasi sicuramente, proseguirà in futuro e che in un pomeriggio di fine settembre è sfociato in un gesto che vale più di mille parole.

Giacomo a Ponte di Legno 2021

Giacomo è un ragazzino dal volto lentigginoso, lo sguardo vispo ed i capelli un po’ arruffati quando si toglie il casco.

Tony, invece, sorride meno, ma quando lo fa strizza gli occhi e, molto spesso, accompagna il tutto con qualche parola con uno spiccato accento Veneto.

Giacomo ha 12 anni, vive a Piazza Brembana nella Bergamasca e la sua passione per le moto è iniziata … in gastronomia.

I genitori, infatti, gestivano un negozio ed essendo impegnati molte ore lo portavano con loro e, per caso, un giorno un amico di famiglia gli fece vedere dei video di enduro.

A soli due anni Giacomo fu letteralmente rapito da quelle immagini ed iniziò a dire sempre più spesso “La moto”, venendo attratto dal profumo di miscela dei mezzi che passavano sulla strada sulla quale si affacciava il negozio.

Quell’amico, poi, lo fece salire su una moto ed ecco che per la festa di Santa Lucia arrivò la prima push bike senza pedali.

Fu così che iniziò ad emulare quello che vedeva nei video e dall’enduro passò ai filmati di trial, salendo e scendendo dalle panchine, dai tavoli e da qualunque cosa vedesse davanti a sè.

E, quando a Piazza Brembana si svolgevano le manifestazioni di trial, il piccolo Giacomo era sempre in prima linea per vederle.

Un giorno, poi, durante la “Mula for Diego”, dedicata a Diego Bosis, riuscì ad entrare nel parterre ed ecco che iniziò il suo show saltando sugli ostacoli con la sua fida push bike.

Il tempo passò ed ecco che la richiesta: “voglio la moto” fu esaudita ed arrivò la prima minitrial elettrica con ruote da 16 pollici, poi seguì quella da 20, ma quando si rese conto che non faceva rumore iniziò a domandare quella a miscela ed iniziò così, ad 8 anni, l’avventura agonistica.

Tony a Ponte di Legno 2021

Tony, invece, la passione per le due ruote l’ha ereditata da papà Marco che, come spesso accade, gli aveva regalato una push bike, il primo passo verso la moto.

Marco ha sempre amato il trial, tanto da praticarlo con regolarità, ed era desideroso di passare il testimone al figlio.

E fu così che, quando Tony compì 4 anni, gli fece provare una minitrial elettrica dotata di rotelle per garantire la stabilità.

Dopo qualche mese le ruote diventarono solo due, poi arrivò il primo monomarcia a miscela, il 50cc a marce ed a 7 anni la Beta Rev 80.

Ed eccoci al 5 Settembre 2021, la domenica dove Giacomo e Tony si conobbero e sfidarono per la prima volta.

Nella pineta di Ponte di Legno, sede della penultima tappa dell’Italiano Minitrial, il primo colse il successo mentre il secondo, al debutto agonistico (aveva compiuto 8 anni, età minima per correre, il lunedì precedente), si piazzò alle sue spalle.

Una prima sfida che nella prova successiva di Colico vide salire Tony sul gradino più alto del podio mentre Giacomo fu secondo.

E, se nel 2022 le loro strade si separarono, quest’anno nella Minitrial C la sfida per il titolo li ha visti vincitori rispettivamente di due dei cinque appuntamenti in calendario.

A Lazzate, sede della manche conclusiva dell’Italiano, Giacomo si è presentato con un piccolo vantaggio ma, complice la tensione, la sua gara ha preso una brutta piega.

Anche Tony, però, come l’amico, ha sbagliato ed al termine della zona conclusiva si è fermato per osservare Giacomo.

Ed è quando quest’ultimo ha terminato la sua prova che Tony è istintivamente sceso dalla moto per correre ad abbracciare l’avversario.

Un gesto autentico che ha fatto emozionare i presenti che hanno applaudito i due campioncini.

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