Test Gas Gas TXT R 125 e 280 GP 2022

Test Gas Gas TXT R 125 e 280 GP 2022

13 Ottobre 2021 0 Di infotrial2020

All’inizio degli anni ’80 le moto da trial avevano cilindrata oltre i 300 cc.

Con l’avvento delle moto italiane anche mezzi di 250 cc risultarono competitivi e capaci di fregiarsi di titoli iridati, così vi fu un’inversione di tendenza.

L’evoluzione della tecnica e gli ostacoli sempre più complicati portarono le case spagnole a metà degli anni ’90 a proporre mezzi di 270cc, lo step nel decennio successivo alzò l’asticella ai 300.

Oggi il mercato vede gli appassionati prediligere i mezzi a cilindrata piena, la stessa di quella portata in gara dai campioni.

Minori invece le richieste per le 250 e 280 soluzione quest’ultima che risulta la meno gettonata.

In occasione dell’United in Dirt evento organizzato da Gas Gas presso il famoso crossodromo di Maggiora, abbiamo provato la gamma 2022, concentrandoci in particolare sulla versione GP 280 e la Racing 125.

La 125 è la moto dedicata ai giovanissimi, mentre la 280 ci ha incuriosito per capire quali differenze vi sono dalla 250 e la 300.

Identica base tecnica per tutta la gamma Gas Gas 2022 caratterizzata dal compatto ed ingegnoso propulsore con cambio a sei rapporti e solo 4 coppie d’ingranaggi (esclusiva della moto spagnola) ed il telaio in acciaio.

Due le versioni proposte in ogni cilindrata, la Racing e la Gp che a differenza della prima presenta particolari come la cassa filtro in carbonio, testa e piastre forcella ricavate dal pieno, manubrio Renthal Fat Bar, Ammortizzatore posteriore Reiger a 3 vie, coperchi pompe frizione e freno rossi, tubi raffreddamento siliconici rossi e disco posteriore a norma FIM chiuso.

Piccole modifiche di dettaglio per le versioni 2022 della Gas Gas, partendo dalla guaina che permette la regolazione del gioco del comando gas senza l’ausilio di attrezzi, l’adesivo anticalore sulla parte inferiore del serbatoio utile a mantenere più fresco il carburante, grafiche rivisitate e per la versione gp che ora adotta parafanghi rossi.

Le Gas Gas presentano forcelle Tech con canne in alluminio da 39 mm regolabili che, lavorano in simbiosi con ammortizzatori Reiger (a due regolazioni sulla R e a tre sulla GP), pacco lamellare in carbonio, centralina con doppia mappatura selezionabile attraverso un interruttore posto lateralmente in zona canotto sterzo, spegnimento a bracciale, corone chiuse a norma FIM (39 denti per la 280, 48 sulla 125), coperture Michelin X 11, pedane poggiapiedi della S3, comando Gas Domino rapido (tubo bianco), Manopole Renthal, pompe freno e frizione prodotte dalla Braktec, dischi freno Ng con la GP che adotta al posteriore la versione chiusa a norma FIM.

Iniziamo la nostra prova con la più piccola delle Gas Gas, la 125, regolato il manubrio e le leve con i tecnici presso la tenda assistenza, avviamo il propulsore dando una scalciata alla sottile e lunga leva d’avviamento facendo sviluppare tutta la corsa.

Il propulsore inizia a ronzare con quel sound tipico dei 125, pacato ma grintoso quando si danno le prime sgasate.

Dirigendoci verso l’adiacente area test è facile avvertire la sensazione di leggerezza della Racing 125, l’anteriore è una piuma ed il setting delle sospensioni morbido, ideale per piloti leggeri come i sedicenni.

La piccola cilindrata rende ancora più facile la conduzione e in condizioni di scarsa aderenza e terreno friabile, come alcune aree della nostra prova,  rappresenta un vantaggio.

Da anni non guidavamo una ottavo di litro e le performanche del propulsore stupiscono, la risposta al gas è scattante considerando la piccola cilindrata, mentre quando l’esigenza è quella di avere il massimo della potenza basta spalancare il gas ed utilizzare la frizione.

Caratteristica della Gas Gas è l’estrema leggerezza e come già anticipato con la 125 questa sensazione viene esaltata e si percepisce un bilanciamento che vede un carico maggiore verso la parte anteriore, soluzione utile ad aumentare la stabilità, come ritroveremo negli altri mezzi in prova.

Immagine per gentile concessione Mario Candellone

La Gp 280 invece necessita di un calcio più deciso sulla leva d’avviamento e fin dai primi colpi di gas avvertiamo un sound differente, con un rumore d’aspirazione più cupo rispetto alla Racing di pari cilindrata, effetto derivato dalla cassa filtro in carbonio che garantisce un maggior volume d’aria.

All’avantreno invece si avverte il maggior peso rispetto alla ottavo di litro.

Sia nella 125 che con la 280 il rapporto più utilizzato è la prima, permette di superare ostacoli anche di media dimensione.

Immagine per gentile concessione Mario Candellone

Se invece si vuole sfidare la gravità lanciandosi da un ostacolo all’altro o scalare pendenze oltre un metro e mezzo con partenza da fermo basta sollevare la leva del cambio ed inserire la seconda; ovviamente varia la rotazione del gas, con la 125 bisogna insistere maggiormente per garantire la giusta spinta, mentre con la 280 è sufficiente un colpo di gas.

Nelle ripide e lunghe salite, anche con partenza da fermo, la 125 dev’essere strapazzata maggiormente ed anche in terza il motore fornisce un buon allungo.

La 280 Gp presenta un ottimo tiro ai bassi ed una linearità di erogazione maggiore rispetto alla versione Racing 300, più grintosa quando deve fornire potenza e che garantisce un allungo leggermente superiore.

Un risultato ottenuto grazie anche al carburatore Keihin da 28 ben accordato con la centralina che utilizza mappature spinte che non mettono in difficoltà il pilota.

La soluzione hard permette di guidare con un filo di gas la 280, mentre con la 125 bisogna stuzzicare maggiormente il comando.

Quando si ruota la manetta l’unità Catalana mostra una schiena incredibile ed il propulsore prende i giri alla velocità della luce, anche con il 125 che scalpita come i giovani a cui è destinata.

Il terreno friabile del test, inumidito dalla pioggia caduta fino a pochi minuti prima della partenza ci ha permesso di comprendere maggiormente le differenze tra le due mappature.

La soft presenta in entrambe le cilindrate un’erogazione della potenza più lenta e lineare in particolare ai regimi medio – bassi anche se la carburazione è leggermente più grassa rispetto alla hard.

Confermata come nel test della versione 2021 la capacità di riprendere i giri anche in sottocoppia in entrambe le mappature.

Nato per abbassare il peso complessivo della moto e ridurre gli ingombri del propulsore, il progetto Pro ha lanciato la frizione a diaframma con tre dischi, un componente molto stressato nel trial.

Sviluppata e perfezionata nel corso degli anni, la tre dischi Gas Gas rappresenta uno dei punti di forza della TXT che, dal 2019 permette anche di modificare il precarico per variarne la velocità d’innesto.

Comando frizione morbido alla leva, non perde efficacia e modulabilità anche quando viene stressata nelle partenze da fermo.

In particolare con la 125 dove questo componente viene stressato maggiormente per riprendere i giri e quando si carica il propulsore spalancando il gas per ottenere la massima spinta per superare l’ostacolo.

Il comparto sospensioni conferma anche per il 2022 il mix Italo-olandese con forcella Tech ed ammortizzatore Reiger.

La forcella dello specialista di Prato collabora con il mono Reiger che dallo scorso anno è tornato ad equipaggiare Gas Gas al retrotreno.

Questa soluzione ha permesso rispetto all’Ohlins, utilizzato precedentemente, di non perdere sostegno ma  guadagnare al posteriore sensibilità nel primi centimetri di funzionamento.

All’avantreno troviamo la forca italiana con canne in alluminio, a tre regolazioni (compressione, estensione ed antidrive) e riporto superficiale di color petrolio.

La 125 essendo studiata per utenti più leggeri utilizza una taratura più morbida rispetto alle versioni dedicate agli over 18, conferma le stesse sensazioni della 280 e 300.

L’avantreno risulta leggero ma stabile con una scorrevolezza dell’unità italiana da riferimento, seconda solo alla versione con canne in acciaio dello stesso produttore che presenta però un peso superiore.

Le Tech sostengono anche negli atterraggi più duri, assorbe ed annulla gli avvallamenti del terreno ed evita di affaticare i polsi, oltre a risultare rapida sia in compressione che estensione.

Un’altra caratteristica della Gas Gas è quella di un retrotreno che sulle prime trasmette la sensazione di non affondare, infatti la Gas Gas rimane neutra al posteriore.

Gianluca Tournour in esibizione

Questo porta ad arretrare il corpo, mentre Gianluca Tournour, prima guida Gas Gas in Italia, presente a Maggiora, ci ha consigliato di mantenere una posizione più centrale.

In zona si avverte il lavoro dell’unità Reiger, presenta sensibilità, trazione e quando la si stimola permette di volare da un ostacolo all’altro con facilità, un giusto mix in fatto di spinta e trazione.

Con la 125 il feeling in condizioni di scarsa aderenza e sugli ostacoli in sequenza è molto buono, anche spalancando il gas difficilmente si perde trazione, mentre con la 280 è necessario giocare maggiormente con il comando gas per ottenere il massimo, vista la maggior potenza disponibile.

Immutati gli impianti frenanti Braktec, specialista spagnolo che rifornisce sette delle otto case produttrici di moto da trial.

All’anteriore troviamo una pinza monoblocco con pastiglie versione “rosse” fissate con una vite, ultimo modello Braktec, offre feeling e sensibilità anche in caso di terreno viscido e garantisce spazi di frenata ridotti.

Esclusiva Gas Gas il sistema frenante con pinza che contiene una calamita che mantiene in sede le pastiglie, dettaglio che in un ottica di gara velocizza l’operazione di smontaggio e rimontaggio della ruota, mentre la pompa ha serbatoio integrato e la leva montata su uno snodo permette all’asta di comando di lavorare sempre al meglio.

CONCLUSIONI

Moto vincitrice del titolo iridato femminile 2021 con Laia Sanz, la Gas Gas Racing e Gp 2022, si confermano mezzi pronto gara.

Pregi

Frizione, il complesso ciclistica – sospensioni e le soluzioni per velocizzare gli interventi di manutenzione rappresentano i must della moto austro-catalana.

La Gas Gas  nella versione 280cc si conferma un mezzo molto performante ma di più facile gestione rispetto alla 300, per i neofiti e chi predilige mezzi dall’erogazione dolce è poi disponibile la 250.

La 125 offre ottime performanche in relazione alla ridotta cilindrata, divertente da guidare soprattutto per la sua leggerezza.

Difetti

Gas Gas presenta da sempre un avantubo dalla curva ampia che, può entrare facilmente a contatto con i pantaloni, questo oltre a bruciarsi lascia un antiestetico ricordo sulla curva di scarico.

Per questo motivo soprattutto se si guida nei trasferimenti da seduti o se si affrontano mulatrial dove, la moto rimane in funzione per molto tempo consiglieremmo una protezione marmitta.

Sulla versione RACING qualche sticker sui cerchi donerebbe un tocco più aggressivo a questi componenti, nella GP invece una coppia di pedane ricavate dal pieno o lavorate alla macchina utensile completerebbero un quadro di componenti esclusivi presenti su questo mezzo.

Infine ci piacerebbe che la protezione in gomma del mono fosse più lunga per proteggere meglio questo componente.

Prezzi che variano in base ai modelli e cilindrate, la Gas Gas TXT RACING 125 cc 2022 richiede un assegno di 7220 Euro fc che sale di 600 euro per la GP.

La 280 invece in versione RACING ha prezzo fissato in 7520 Euro fc che sale a 8120 Euro per la GP.

DI SEGUITO TROVERETE COME SEMPRE LA SCHEDA TECNICA E PREZIOSI APPUNTI PER LA MANUTENZIONE

Si ringraziano GAS GAS Motorcycles

Trun Racing per i consigli sulla manutenzione

Gas Gas, Mario Candellone per le immagini dinamiche

S3 per l’abbigliamento importata in italia da FG Distribution

Mots per il casco importata in italia da TRS ITALIA – AX MOTO

MY TRIAL per gli stivali Alpinestars Tech T

SCHEDA TECNICA GAS GAS TXT 125 RACING (dati tra parentesi) e 280 GP 2022

MOTORE Monocilindrico 2T

CILINDRATA (124,8 cc) 294,1 cc

SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO a liquido

ALESAGGIO e CORSA MOTORE (54 x 54,5 mm) 79 x 60 mm

ALIMENTAZIONE Carburatore

Keihin PWK 28

ACCENSIONE elettronica

FRIZIONE A comando idraulico a diaframma  GG 1/3

CAMBIO 6 marce con tecnologia GG 4/6

LUBRIFICAZIONE Miscela olio benzina 1,5% olio 100% sintetico

TELAIO Tubolare in acciaio Cromo- Molibdeno

SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Tech 39mm regolabile in compressione, estensione, alte e basse velocità corsa 167 mm

SOSPENSIONE POSTERIORE Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla

Reiger (a due vie) tre vie regolabile 174 mm

FRENO ANTERIORE Disco 185 mm NG flottante, pinza a 4 pistoncini con pinza monoblocco)

FRENO POSTERIORE Disco 150 mm NG a norma FIM sulla GP, pinza a 2 pistoncini e sistema a calamita per mantenere le pastiglie in sede con ruota smontata

RUOTA ANTERIORE 1.6 x 21 – Michelin Trial 2.75 x 21

RUOTA POSTERIORE 2.15 x 18 – Michelin Trial X11 4.00 x 18 tubeless

LEVA AVVIAMENTO alluminio forgiato

Gas Gas 2022 Dimensioni

LUNGHEZZA 2.010 mm

LARGHEZZA 825 mm

ALTEZZA 1.130 mm

INTERASSE 1.320 mm

ALTEZZA SELLA 630 mm

CAPACITA’ SERBATOIO 2,4 l

PESO A SECCO (66,7) 68 kg

Gas Gas 2022  Tarature e info test

Temperatura 15°C, altezza 350 mt S.l.m

Pressione pneumatici Michelin Anteriore 0,45 bar , Posteriore 0,35 bar

TARATURE SOSPENSIONI

Forcella (Tech 39 mm) sfilata 7 mm (dal tappo alla piastra superiore

Precarico molla da registro tutto aperto 2 giri

Estensione da registro tutto chiuso aperto 22 click

Gp compressione da tutto chiuso aperto 2 giri

Antidrive registro da tutto chiuso aperto 1 giro

Ammortizzatore posteriore (Reiger a due vie) Reiger a tre vie

Molla da tutto chiuso aperto 30

Gp compressione da tutto chiuso aperto 10

Precarico molla 131 mm valore riferito alla lunghezza della molla

Precarico molla standard 8 mm

Molla (65) 70

valori riferiti ad un utente medio del peso di (60-70 kg) 70-80 kg

TARATURE CARBURATORE

KEIHIN PWK 28

Getto minimo 45

Getto massimo 122

Valvola gas 35

Spillo JJH su 4 tacca

Vite aria aperta 1 giro (a seconda delle altitudini e del clima)