Infotrial alla Tres Dies di Santigosa.Il diario della Domenica.GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO
1 Aprile 2024E dopo giorni di senza pioggia arrivò il diluvio.
Questa potrebbe essere la presentazione in un video della terza ed ultima giornata della 3 Dies di Santigosa.
Giove pluvio, infatti, ha accompagnato i piloti dall’ora di pranzo fino alle conclusione della manifestazione rendendo al limite del praticabile alcuni tratti del trasferimento.
Concludiamo il diario con il commento di quattro nostri connazionali partendo da Martina Gallieni, seconda classificata nella classe Femminile alle spalle di una certa Laia Sanz.
“Sono molto contenta di questa esperienza.
Una gara dura quella di oggi ma utile per la stagione 2024.
Ho guidato bene e poi concludere alle spalle di Laia, uno dei miei miti, è una cosa bellissima.
Mi ha fatto piacere ricevere i complimenti da parte di tutti e dello staff Scorpa ed in particolare Albert Casanovas che ha speso belle parole nei miei confronti.”
Alla prima esperienza all’estero Alice Parodi ha così descritto la sua 3 Dies.
“Primo giorno ero gasattissima con molte zone disegnate in dei ruscelli da risalire con traiettoria obbligata, mentre, le ultime due o tre prima di pranzo presentavano pietre asciutte.
Ed ora passa a descrivere il format di gara.
“Prima della pausa pranzo affronti 19-20 zone che idealmente devi fare in circa quattro ore.
Poi dopo la mezz’ora di stop ,dove mangi, hai altre 2 ore e mezza – 3 per un totale di sette ore.
Il livello delle zone è in crescita, le prime medio facili, poi salgono di livello con alcune intermedie meno impegnative.
Infine arrivi alle ultime due che sono ogni giorno disegnate nello stesso posto con passaggi diversi.
Il trasferimento cambia ogni giorno con solo alcuni tratti comuni.
Le zone più difficili sono state quelle del secondo giorno per via del fango, con acqua e lunghe lastre ricoperte da fango.
Oggi erano molto più semplici, soprattutto per noi che siamo passati per primi.
Le zone con le cascate del dopo pranzo essendo apripista erano molto viscide.
Il trasferimento oggi era devastante ma nel complesso è una gara bellissima, ci vuole allenamento, stare in moto sette ore al giorno non è facile ma mi sono divertita moltissimo.”
Andrea Buschi è invece il migliore degli italiani.
“Santigosa è una gara bellissima.
Quest’anno, a differenza delle edizioni precedenti, abbiamo trovato il maltempo.
Le zone erano decisamente più difficili ed oggi è stato il delirio per via della pioggia copiosa.
I tracciatori per l’ultima giornata hanno lavorato duro per rendere più facili le zone.
Santigosa mi ricorda i miei inizi per via delle zone dove devi guidare e credo sia una gara ideale per i giovani.
Qui impari a guidare la moto e stai tante ore in moto.
Le zone sono da affrontare senza fermarsi perché è la miglior soluzione per non incorrere in penalità.
Questo è il vero trial che ho conosciuto quando ero ragazzino e che amo.
Oggi ci siamo veramente fatti il mazzo, in trasferimento in alcuni punti ho dovuto rallentare molto per riprendermi dalla fatica, ma resto dell’idea che sia una gara meravigliosa.
Mi fa piacere vedere Martina Gallieni ed Ismaele Peron soddisfatti della loro gara.
Sono moderatamente contento di come ho guidato perché, rispetto allo scorso anno, ho fatto un passo indietro.
Sarà l’anno in più o la concorrenza più agguerrita? E scoppia a ridere.
Ho fatto almeno dieci penalità stupide, saltato una bandierina, insomma li definirei gli errori alla Buschi!” E nel mentre inizia nuovamente a ridere.
“Un’esperienza che consiglierei di fare almeno una volta nella vista ad ogni trialista.”
Ed infine a narrarci il terzo giorno Maurizio Ferrari ed Alessandro Merlo con quest’ultimo a descrivere per primo la giornata.
“Siamo partiti tra gli ultimi alle 11:30 e già questo non è il massimo.
Le prime zone erano molto bagnate dalla pioggia caduta nella notte e poi, verso le 12:30, ha iniziato a diluviare.
Il freddo ha poi contribuito a rendere ancora più difficile la giornata.
Con la pioggia, oltre ad aumentare il livello di difficoltà delle zone, anche il trasferimento è diventato molto più viscido ed in alcuni punti era come essere sul sapone!
Viste le condizioni meteo alcune zone le abbiamo dovute timbrare ma, aiutandoci a vicenda con Maurizio, siamo arrivati all’arrivo insieme a Martina Gallieni ed Ismaele Peron.
La moto è sporchissima di fango, le mani scivolavano sulle manopole, siamo bagnati marci, oggi è stata veramente durissima ma siamo contenti!
La zona indoor oggi era quasi impossibile tanto che solo Fabian e Farrè sono riusciti a concluderla a zero con quest’ultimo che, complice l’errore di Suarez, è arrivato a pari punti con il portacolori della Montesa, senza però superarlo dopo la conta dei passaggi a zero.”
E’ la volta di Maurizio Ferrari.
“Se pensavi che la Scozia fosse il non plus ultra delle esperienze da fachiri oggi è stato ancor peggio della SSDT!
Una giornata allucinante!
Fango che non stavi in piedi, le ruote si riempivano offrendo grip zero ed, in alcuni tratti, ci siamo fatti un mazzo allucinante!
Per fortuna che alcune zone le abbiamo timbrate altrimenti era un massacro!
I giudici hanno un taccuino, dove annotano il punteggio del pilota (come alla Scottish n.d.a) ed il pilota conferma il passaggio in zona prima di affrontarla.
La stessa operazione la ripete al termine avvicinando un braccialetto elettronico ad un lettore ma oggi diversi non funzionavano.
Se salti una zona ti danno 25 penalità ma il vero problema di oggi era il trasferimento imolti solchi profondi con fango molle e le salite.”
Strano perché in altri punti della Spagna il terreno è sabbioso e drena bene!
“Sabbioso un …. !” il commento di Alessandro Merlo
“Non centra nulla con il resto della Spagna!
E dicono che non piove mai qui.” aggiunge Maurizio Ferrari.
Ora vi attende una bella doccia?
“No perché dopo aver caricato sotto la pioggia ripartiamo subito e dovremmo arrivare verso le 2 a Genova!”
Si conclude così il racconto della terza giornata della 3 Dies di Santigosa mentre, per la cronaca, Maurizio ed Alessandro, dopo aver guidato sotto la pioggia tutta la notte, si sono goduti una meritata doccia calda alle quattro del mattino.
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