Alla scoperta di MOS e dello stivale di Matteo Grattarola

Alla scoperta di MOS e dello stivale di Matteo Grattarola

5 Dicembre 2024 0 Di infotrial2020

Ci sono marchi, come Cagiva e Bultaco, che devono questo nome all’unione delle iniziali dei loro ideatori altri, invece, riprendono quelli dei figli dei fondatori ed, infine, ci sono casi più originali.

MOS, marchio veneto che produce stivali da trial, è stato ispirato dal nome Mosè.

Nessun riferimento all’avvenimento biblico ma tutto nasce dal nome del cane della famiglia Roccon che da tre generazioni opera nel settore calzaturiero.

Una storia tutta italiana che negli ultimi anni è diventata nota grazie anche alla collaborazione con Matteo Grattarola.

Ed in questo servizio scopriremo la storia di questa azienda ed i segreti dei suoi stivali presentati da Giulio Roccon, nipote del fondatore dell’azienda trevigiana, che a 22 anni ha deciso di seguire la passione di famiglia per la lavorazione dei pellami.

Una storia che parte da lontano e che quest’anno ha celebrato il 70° anniversario

“Nel 1954 mio nonno intraprese un’attività individuale conto terzi.

Appassionato del suo lavoro successivamente iniziò a produrre alcuni modelli di scarpe, principalmente da montagna, con il marchio “Victoria”.

La seconda fase avvenne quando mio papà e mio zio compirono quattordici anni ed iniziarono a lavorare con lui.

Nel 2000 mio zio e mio papà presero in mano l’azienda ed oltre all’attività conto terzi proseguirono anche la produzione e lo sviluppo di nuovi modelli con un loro marchio.

E fu la passione per il trial a spingere mio padre a creare i primi stivali trial.

Modelli che venivano venduti direttamente agli appassionati della zona di Cornuda e del Veneto.”

Giulio Roccon al Trial Costa Brava 2024 con Albert Solè della federazione spagnola

E poi sei arrivato tu.

“Nel 2022 ho iniziato a lavorare anche io in azienda ed abbiamo pensato di proporre, e vendere, il nostro stivale in tutta Italia e all’estero, promuovendolo anche attraverso i social network, e supportando Matteo Grattarola.”

Lo stivale MOS ha una caratteristica unica.

Quella di essere disponibile per piloti di ogni età.

“Si lo stivale trial è disponibile dal numero 27 al 50.

Dal 27 al 32 è costruito con la chiusura ad un solo gancio.

Dal 33 al 35 con due e per la gamma adulti, che parte dal 36, utilizziamo tre ganci.

Inoltre è personalizzabile completamente.”

Il vostro principale testimonial è Matteo Grattarola, quali le differenze dal suo stivale a quello standard?

“Matteo ha richiesto un modello dove non ci sia spazio tra la punta del piede e la parte superiore dello stivale.

In primo piano lo stivale di Grattarola con punta più bassa

Per questo è più basso in questo punto.

Poi preferisce uno stivale abbastanza morbido e la parte posteriore che va a contatto con il polpaccio è molto aderente.

Ultima caratteristica dello stivale di Grattarola quella di avere una pelle traforata come fodera al posto di quella in tessuto.”

Le richieste più strane dei piloti?

“Probabilmente quelle di Matteo ma anche piloti come Jil Villa, ad esempio, ci ha chiesto che fosse più rigido rispetto al modello standard.

Una scelta legata ad un infortunio alla caviglia che lo hanno portato a chiedere questa modifica.”

Ma la vostra produzione non si limita al solo trial.

“Si produciamo anche un modello per maxi enduro ed enduro leggero, la versione vintage, che va bene sia nel trial che per le caffè Racer, scarponi da montagna e da lavoro.”

Una produzione a km 0 che utilizza fornitori esterni per quel che riguarda alcuni componenti?

“Abbiamo fornitori esterni per quel che riguarda suole, intersuole, il pellame, e le parti in plastica.

Per tutto il resto, partendo dal taglio alla cucitura ed arrivando al prodotto finito svolgiamo tutto internamente.”

E per le colorazioni come fate?

“Acquistiamo la materia prima con i colori che riprendono quelli delle case motociclistiche per soddisfare le richieste dei clienti.

E così riusciamo a produrre modelli che possono essere personalizzati completamente.”

Una piccola realtà famigliare che, oltre alla passione per la lavorazione del pellame, vede la famiglia Roccon trascorrere il tempo libero con la moto da trial.

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